La raccolta
Tra caporalato e riduzione in schiavitù
L’emergenza strutturale
Ghetti, lavoro minorile, condizioni abitative da bidonville africana. Tendopoli dove si muore di freddo. Violenza contro le donne. Sfruttamento selvaggio e caporalato. Sono le “normali” condizioni vissute dai raccoglitori di arance. Al di là del prezzo di vendita finale
Operazione Slave
Vivevano nei container, lavoravano per pochi soldi. Spesso non venivano pagati. Costretti persino a produrre gli scontrini di un supermercato nel quale dovevano comprare per forza. Sono i rumeni impegnati nella raccolta delle arance. Spesso famiglie con bambini.

Paternò (Catania)
Le zone dello sfruttamento
- in provincia di Catania, nella zona di Paternò;
- in provincia di Reggio Calabria, tra Rosarno e Taurianova
- in provincia di Cosenza, nella zona Corigliano
I numeri del caporalato
400mila lavoratori in condizione di sfruttamento nei campi
Il 64% non ha accesso all’acqua corrente
25-30 euro il salario giornaliero medio
10-12 le ore di lavoro giornaliero
600 milioni di euro l’anno è la perdita per le casse dello Stato a causa del lavoro nero nei campi
Caporali
- Sono chiamati per velocizzare la raccolta
- Tengono il conto delle giornate e delle paghe
- Distribuiscono i soldi
Coop senza terra
- Stipulano un contratto con l’azienda committente
- I lavoratori sono soci
- Se ci sono decurtazioni del salario, si tratta di caporalato mascherato
Focus Cos’è il lavoro schiavile?
- assenza di tutele minime sul lavoro
- minaccia di non lavorare più in caso di ribellione
- sottrazione di parte consistente dei compensi
- alloggi degradanti e condizioni igieniche precarie
- minacce e violenze frequenti
- imposizione dello stato di assoggettamento e omertà
Rosarno Le operazioni contro il caporalato

- Carabinieri Gioia Tauro (2008)
- DDA Reggio Calabria (2009)
- Migrantes (2010)
- Men at work (2013)
- Confine (2015)
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